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TICKET TO RIDE: Rusties

  • Andato in onda:01/07/2017
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      È da quasi vent’anni che i bergamaschi RUSTIES guidati da Marco Grompi (anche giornalista, scrittore, traduttore e divulgatore di rock) e Osvaldo Ardenghi (chitarrista e “cantattore”, allievo e per un decennio collaboratore di Enzo Jannacci) portano instancabilmente in giro per l’Italia e l’Europa il loro rock “rugginoso”, intriso di autentica passione e immerso in un background che trasuda di folk rock elettroacustico, con riflessi di psichedelia ‘60, southern-rock, swamp-boogie, jazz-blues, e mille altre speziature tali da renderli un caso più unico che raro del panorama più genuinamente indipendente non solo italiano.

      Nel febbraio 2017 è uscito Dove osano i rapaci, il nuovo album interamente autoprodotto e composto da brani originali cantati in italiano, e qui ascoltiamo il concerto che anticipava l'album, nel maggio del 2016 al Druso di Bergamo

      Formatisi quasi per gioco nel 1998 in occasione di un concerto-tributo dedicato a Neil Young (di cui Grompi è anche biografo e traduttore italiano ufficiale dell’opera omnia), i RUSTIES hanno continuato a omaggiare e diffondere la musica del rocker canadese per una decina d’anni, arrivando a pubblicare, tra il 2002 e il 2007, ben quattro apprezzati album completamente dedicati a rivisitazioni “live” del repertorio younghiano. Dopo centinaia di concerti su alcuni tra i più prestigiosi palchi e festival italiani ed europei, nel 2008 la svolta all’insegna di una nuova produzione originale autografa: con l’arrivo del tastierista Massimo Piccinelli (e con la partecipazione della violinista siriana Jada Salem) pubblicano Move Along (2009) e Wild Dogs (2011), due album in studio interamente autoprodotti composti da canzoni originali in inglese impreziosite da partecipazioni di rilievo (Cristina Donà, Mary Coughlan, Andy White) e accolti con crescente favore da pubblico e critica in tutta Europa (distribuiti in Italia da I.R.D. e all’estero dalla tedesca Glitterhouse).

      Numerose tournée europee (soprattutto in Germania, dove si sono costruiti un cospicuo seguito, come testimoniano roventi performance all’OBS Rockpalast del 2006 e al Fehmarn Open Air del 2010 davanti a oltre dodicimila spettatori), svariate partecipazioni a festival di caratura internazionale (Strade Blu, 70’s Flowers, Folk Meetings, Orange Blossom Special, Roccerosse, Suoni e Visioni, Tollwood München, Bled Okarina Festival, Concerto per Emergency) e prestigiose collaborazioni in studio e dal vivo (Cristina Donà, Chris Eckman, Willard Grant Conspiracy, Steve Wynn, Robyn Hitchcock, David Bromberg…) hanno consolidato i RUSTIES tra le realtà più trasversalmente anomale del panorama rock indipendente. Con l’ingresso in formazione del leggendario bassista e cantante Fulvio Monieri (nei ’70 con Perdio, Bennato, Battiato, Fogli, Equipe 84, Extramusik) e del giovanissimo batterista Filippo Acquaviva, i RUSTIES pubblicano Dalla polvere e dal fuoco (2015) album di riadattamenti in italiano di brani di Neil Young, Bruce Cockburn, Warren Zevon, John Martyn e altri, registrato in presa diretta nello studio maremmano del cantautore Filippo Gatti e ottimamente accolto da pubblico e critica (nomination Targa Tenco 2015). 

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      Riduci
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