RACCONTI DA SHAKESPEARE del 23/01/2017: Pericle Principe di Tiro, con Gigi Dall'Aglio
- Andato in onda:23/01/2017
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IL TEATRO DI RADIO3
Lunedì 23 gennaio 2017, ore 23.00
TALES FROM SHAKESPEARE
di Charles e Mary Lamb
traduzione Dario Mazzone
Gremese Editore
produzione Fondazione TeatroDue – Parma
Pericle, principe di Tiro
con Gigi Dall’Aglio
Pericle, principe di Tiro, si recò volontariamente in esilio per evitare ai suoi sudditi la terribile calamità con la quale Antioco, il malvagio imperatore della Grecia, minacciava di colpire la città…
La carriera di attore, di regista, ma anche di docente di Gigi Dall’Aglio è stata continuamente contaminata dall’opera del Bardo; risalgono agli anni Ottanta e Novanta le creazioni collettive e le regie delle grandi commedie, ma il personaggio che più ha segnato il percorso di Dall’Aglio è stato Falstaff in un Enrico IV che ha girato l’Europa, rappresentato continuativamente per più di dieci anni. L’esperienza di Gigi Dall’Aglio è legata strettamente al lavoro con la compagnia, che prevede un’impostazione corale, riflesso della complessità della messa in scena, del lavoro sul testo e della reinvenzione di uno spazio coerente. La lettura di un racconto implica necessariamente una semplificazione, soprattutto se la scrittura deve tenere in giusto conto l’età del destinatario, un lavoro del singolo ma che vive in uno stretto e intimo rapporto col pubblico. L’operazione di riduzione effettuata dai fratelli Lamb all’inizio dell’Ottocento è pregevole: la complessità delle opere si traduce in testi eleganti, dotati di grazia e delicatezza che, nella loro semplicità, conservano comunque i tratti principali dei testi originali. Pericle, principe di Tiro, secondo Gigi Dall’Aglio, è un testo molto adatto ad essere raccontato. Annoverato dai critici fra i cosiddetti “romances”, o drammi romanzeschi dell’ultimo periodo di produzione teatrale di Shakespeare (1608-1613), dotato di una leggerezza gustosa, è pieno di desiderio di bellezza e immerso in un’atmosfera malinconica e nostalgica vicina a quella che si respira nella Tempesta. Molti avvenimenti sono attraversati da una sottile e affettuosa ironia, vera come la vita fatta di continui saliscendi e tormenti che possono anche venarsi di un giocoso umore sottile quando la distanza che, offerta dal peso degli anni, mette tutto nella prospettiva di una ineluttabile, dolce e inevitabile entropia.